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Giocare per diritto: a Giarre un’area gioco per i figli dei detenuti

Dopo Enna è il carcere di Giarre ad inaugurare uno spazio dedicato al rapporto figli-detenuti. Parlano Vincenzo Bonasera e Valentina Romano

 

Continua il progetto “Giocare per diritto” nelle carceri siciliane. Dopo Ragusa ed Enna, è la Casa circondariale di Giarre ad essere protagonista dell’iniziativa. All’interno della struttura, martedì 25 luglio, è stata inaugurata un’area gioco dedicata ad attività ludico-sportive e ricreative rivolte ai figli dei detenuti. Il Comitato Uisp di Giarre ha coordinato e realizzato il progetto che ha l’obiettivo di promuovere il benessere psico-fisico dei ragazzi e un’azione di contrasto alla povertà educativa.

Nonostante le difficoltà del contesto penitenziario, “Giocare per diritto” dà la possibilità di giocare ai figli dei detenuti dentro l’istituto di pena, per attenuare il trauma dell’attesa del colloquio con i padri. Questo è solo un primo passo di una serie di servizi che consentiranno di aiutare i detenuti e le loro famiglie.

Nell’area dedicata è stato realizzato un piccolo parco giochi con un’altalena, in cui poter giocare a calcio balilla o ai giochi da tavolo, oltre che ovviamente poter fare due tiri al pallone. È l’Uisp Sicilia a promuovere il progetto selezionato da “Con i bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile, attraverso il bando “Un passo avanti”. All’inaugurazione hanno preso parte le famiglie e i figli dei detenuti ai quali è stata consegnata una t-shirt simbolo del progetto.

Valentina Romano, presidente del Comitato Uisp Giarre, commenta così l’iniziativa: “Il progetto nasce per garantire il diritto al gioco ai minorenni, a prescindere dalle situazioni economiche e sociali nelle quali si trovano a vivere, al fine di migliorare la qualità della vita e delle relazioni genitori-figli. Rimanendo fedeli alla mission dell’Uisp, l'idea è quella di portare avanti lo sport sociale ed inclusivo”.

GUARDA IL VIDEO SULL’INIZIATIVA DI GIARRE, realizzato da Etna Channel - Tg Reporter CH 199 dgt

Vincenzo Bonasera, presidente Uisp Sicilia, sottolinea la grande partecipazione a "Giocare per diritto" che "coinvolge 40 partner tra cui otto comitati territoriali, otto istituti penitenziari, due università. Questo progetto - continua Buonasera - rimarca con forza i diritti dei detenuti, tra cui quello di stare insieme ai propri figli e giocare con loro. Dopo Ragusa ed Enna, quella del carcere di Giarre rappresenta la terza area gioco inaugurata a cui ne seguiranno altre”.

Il coordinatore del progetto Vincenzo Sapienza dice: “Abbiamo fatto il secondo monitoraggio e siamo soddisfatti dei risultati. Abbiamo coinvolto circa tremila bambini in tutta la regione dai 6 ai 17 anni. Inoltre, abbiamo coinvolto circa duecento adulti e circa cento giovani extracomunitari. Il nostro progetto si sviluppa in otto case circondariali, tra cui Agrigento, Enna, Giarre, Messina, Trapani e Palermo”.

La valenza sociale del progetto è evidenziata dalla direttrice reggente dell'istituto penitenziario di Giarre, Giorgia Gruttadauria:  “La caratteristica interessante del progetto è quella di far sì che i detenuti lavorassero per predisporre l’area verde. I detenuti sono diventati protagonisti non solo nel rapporto con la famiglia ma protagonisti anche della realizzazione di questa meravigliosa area. Infine, ringrazio l’Uisp per l’apporto determinantel”, conclude Gruttadauria. (Fonte: Il gazzettino on line)